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Alessandro Bianchi, 1996.
Dal 2018 approfondisce la sua passione per la lavorazione del legno come autodidatta.
Dal 2022 comincia un percorso con la lavorazione del vetro soffiato. Sperimentando con diversi materiali e attrezzature cerca il modo di esprimere la sua visione, che come artigiano rimane attenta all’utilizzo di materiale di scarto e di recupero.
Riflessione, introspezione e ricerca psichedelica sono le guide per la creazione delle opere, dal vetro alla ruggine, dal legno alle parole.
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Beatrice Valessina, 1997.
Studia fotografia e visual design presso NABA, Milano.
La sua ricerca artistica si sviluppa nel mondo delle arti visive, con una particolare attenzione alla fotografia e all’immagine.
La sua indagine artistica è guidata dall’interesse per una creazione alterata della realtà, riflettendo su temi come il ricordo, il tempo, il segno come simbolo e la percezione del sé.
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Diego Invernizzi, 1997.
Frequenta all'Accademia di Belle Arti G. B. Tiepolo a Udine,il master in tatuaggio artistico dal 2016 al 2019.
Dal giugno del 2022 è proprietario dello studio di tatuaggi Exuvia Tattoo Lab.
I suoi lavori attualmente consistono in installazioni focalizzate sull'uso di parole e pensieri tramite una personale poetica.
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Elisa Veronelli, 1991.
Artista visiva e muralista. Si laurea in Arti Visive e Studi Curatoriali presso la NABA di Milano dopo il triennio in Lingue e Letterature Straniere.
La sua pratica artistica, che spazia dalla pittura all'installazione, si fonda sull'osservazione della realtà contemporanea in continuo confronto con l'esperienza individuale e introspettiva, includendo spesso citazioni letterarie.
Negli ultimi anni si dedica alla ricerca sul colore, attraverso il quale costruisce un immaginario di composizioni geometriche astratte e sovrapposizioni di strati trasparenti che modellano i volumi sulla superficie.
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Laura Anghileri, 1997.
Formazione in scienze dei beni culturali presso l’università degli studi di Milano.
Esperienza professionale di maggior rilievo come supporto project manager presso AMACI – Associazione dei musei d’arte contemporanea italiani di Bergamo. La sua visione si avvicina all’arte in modo profondamente personale, attraverso una sperimentazione continua tra tela, installazione, poesia e performance, prediligendo materiali poveri pertinenti al contesto industriale.
La Stamberga, una cascina in lamiera tra il silenzio dei boschi e il brulicare notturno di animali selvatici, è il suo laboratorio dove le sue idee prendono vita
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Martina Foglia, 1997.
Ha studiato Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano, per poi indirizzarsi verso Terapeutica Artistica nella medesima sede.
La sua ricerca la avvicina a tematiche contemporanee di denuncia e critica culturale e sociale, attraverso mezzi artistici come la fotografia e la pittura, incline al gestuale e al materico.
Tecniche utilizzate anche per un approccio sinestetico, educativo e terapeutico, operazioni dove l’arte e la creatività sono le fondamenta di una crescita personale per una buona permanenza nel proprio corpo e nel mondo.
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Michele Tizzoni, 1996.
Lavora come tatuatore e dal 2017 si specializza nella reinterpretazione e stravolgimento di soggetti appartenenti al panorama estetico di Anime e Manga della cultura giapponese, stile che riprende non solo nei suoi tatuaggi ma anche nelle sue opere come illustrazioni di grande formato, stampe e sculture.
Un particolare elemento e soggetto molto ricorrente all’interno del suo lavoro è lo squalo, sumimasame in lingua nipponica, che seleziona come proprio nome d’arte.
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Omar Meijer, 1998.
Artista visivo, attivo dal 2018, la sua ricerca riflette sulle molteplici distopie del progresso tecnologico umano e sulle relative questioni etiche e sociali ad esso associate.
Attraverso la sua pratica cerca di invertire la meccanica con cui l’uomo modella e piega l’ambiente circostante alle sue esigenze, cercando invece di lasciare che la sua produzione sia condizionata e influenzata da fattori esterni come l’ambiente, le condizioni atmosfereriche e il luogo di produzione e ricerca. Le opere di Meijer si formalizzano attraverso opere fotografiche, video, installazioni multimediali e attraverso la tecnica dell’Incisione Solare, sua tecnica identiaria di attuale indagine.
Laureato nel 2022 in Nuove Tecnologie per l’Arte presso l’Accademia di Belle Arti G. Carrara di Bergamo, ha partecipato a mostre collettive e festival d’arte in Italia, Regno Unito, Belgio e Polonia. -
SEMPO, 1997.
Sempo è un artista autodidatta che si concentra sulla complessità della percezione umana utilizzando un approccio multidisciplinare.
L'artista crea installazioni immersive che manipolano vari materiali, luci, suoni e spazi per sfidare la realtà degli osservatori grazie al fenomeno sensoriale-percettivo della sinestesia e incoraggia gli spettatori a trovare il proprio significato attraverso la pareidolia.
La sua ricerca esplora il dualismo tra diversi elementi del nostro mondo, come la tecnologia, l'informatica e l'essere umano, evidenziando come influenzano la nostra realtà e possano avere conseguenze significative nelle nostre vite.
L'artista si distingue per la continua sperimentazione di nuove tecniche e mezzi espressivi, mirati a esplorare le complessità della percezione della realtà
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Pne, 1984.
Si forma in ambito grafico pubblicitario e sui muri della scena writing, lavora come muralista su commissione.
La sua eclettica produzione comprende: pitture murali a spray o rullino, dipinti su pannello, opere scultoree ed installazioni in legno di recupero ed altro. Predilige tecniche atipiche tangenziali al mondo dell'arte, alcune sviluppate da lui stesso.Alla base della sua attività la necessità di combinare e modellare la materia per creare mondi immaginari che possano fungere da rifugio dalla realtà. Nella sua ricerca si possono individuare elementi ricorrenti, trasversali alle tecniche, che vanno a definire una narrativa in continuo divenire.
Confida nell'arte come propulsore di cambiamento.