Exhibitions

Teste di Idra dal 2020 organizza eventi e mostre d’arte contemporanea collaborando con aziende, luoghi d’interesse storico-culturale, festival di arte e musica.

ARTDATE 2023 - Il Colore Grigio @ Marelia Servizi per l’Arte

  • IL COLORE GRIGIO

    Una mostra di Teste di Idra con la partecipazione di: Beatrice Valessina, Elisa Veronelli, Omar Meijer, Pne, Sempo.

    Il colore grigio è il colore della macchina, della tecnologia, dell’inanimato, una tonalità intermedia, spesso definita il “non colore,” che simboleggia transizione, cambiamento, una pausa tra ciò che è stato e ciò che sarà. Il grigio è anche associato al cervello, il centro dell’intelligenza umana.

    Il crescente interesse nel cercare di replicare questa intelligenza in modo artificiale trova spazio nelle AI.
    L’intelligenza artificiale, nonostante sia spesso percepita come superiore all’intelletto umano, resta una macchina, concepita per elaborare dati in modo razionale ed imparziale.

    Le ricche sfumature del cervello umano perdono colore nella loro traduzione tecnologica. Che colore avrà il futuro che ci aspetta?

  • ARTDATE
    FESTIVAL DI ARTE CONTEMPORANEA 13° EDIZIONE
    ARTIFICIO

    10, 11, 12 novembre online
    16, 17, 18, 19 novembre Bergamo 24, 25, 26 novembre Brescia

    Edizione speciale organizzata da The Blank e Palazzo Monti in occasione di Bergamo – Brescia 2023 Capitale Italiana della Cultura

    Il Festival ArtDate è frutto di un’intesa culturale con il Comune di Bergamo, è sostenuto da Regione Lombardia, Fondazione UBI Banca Popolare di Bergamo Onlus, Fondazione Comunità Bergamasca.
    L’evento è stato riconosciuto per la sua qualità dal circuito EFFE – Europe for Festivals, Festivals for Europe e dal 2020 è accreditato come Green Fest


    Degli spiriti che chiamai, liberarmi più non riesco.

    H. Jonas, “Sull’orlo dell’abisso”

    Già il padre fondatore dell’informatica, Alan Turing, si interrogò riguardo la capacità di pensare e di imparare delle macchine. Negli anni Cinquanta Claude Shannon, padre della teoria dell’informazione, mostrava in un video un topo meccanico che apprende come uscire da un labirinto dinamicamente generato.

    Nell’ultimo decennio, l’approccio più diffuso nel mondo dell’apprendimento automatico è quello basato sulle reti neurali. Una nuova sfida sta però appassionando i ricercatori e interrogando gli intellettuali: emulare la creatività artistica, ritenuta per secoli peculiarità umana. Con l’avvento della digitalizzazione, la creatività umana è sempre più mediata da programmi: ma adesso la macchina non è più solo uno strumento, possiede iniziativa.

    La macchina che sfugge al controllo di chi l’ha ideata è un tema antico ed importante, perché effettivamente le macchine spesso prendono il sopravvento, anche nell’immaginario collettivo.

    Tra la letteratura, il cinema e l’arte visiva innumerevoli sono stati i momenti in cui il tema è stato indagato:
    il mito ebraico del Golem, il libro “Do Androids Dream of Electric Sheep?” da cui è stato tratto il famoso film “Blade Runner”, oppure la ballata di Goethe “L’apprendista stregone”, che tutti conosciamo grazie a “Fantasia” di Walt Disney, dove una scopa animata porta secchi d’acqua, ma la sua attività non si riesce più a controllare in quanto l’apprendista è immemore della parola magica in grado di porre fine all’incantesimo. La stessa ballata goethiana riecheggia nel Manifesto del Partito Comunista, dove, in riferimento alla teoria marxiana delle crisi indotte dalla sovrapproduzione, i rapporti borghesi vengono paragonati al “mago che non riesce più a dominare le potenze degli inferi da lui evocate”.

    Questi sono i temi che vengono sollevati negli eventi della XIII edizione di ArtDate, attraverso percorsi espositivi, talk, performance, letture, proiezioni.

CARA/PACE

  • Chiesa conventuale di Santa Maria la vite, Olginate (LC)

    Dal 7 al 22 Ottbre 2023

  • CARA/PACE

    Video installazione a 3 canali, colore, audio stereo, UHD, 25’20”, 2023.

    Installazione luminosa, polipropilene espanso, fari LED, Forex, 150 x 116 x 67cm, 2023.

    Collage, legno, colla da parati, carta, nylon, 287 x 115cm, 2023.

    L’arte è un fenomeno mutevole e i rapporti tra quest’ultima e la società evolvono nel tempo. E’ uno strumento di coscienza critica.

    L’ “Ultima Cena” è una delle iconografie più riprodotte nella storia dei secoli, un modello imitato e studiato da generazioni di artisti, dai mosaici Bizantini a Salvador Dalì e Andy Warhol.

    All’interno del sacro edificio, di probabile origine altomedievale, Santa Maria la Vite, è riprodotto il tema classico de l’Ultima Cena, sulla tavola un elemento iconografico insolito: il gambero d’acqua dolce. Un elemento, seppur piccolo, che lega un tema secolare all’identità del nostro territorio. Valgreghentino e Olginate sono infatti attraversati da molti torrenti ed è accertato, nei secoli, il consumo quotidiano del gambero d’acqua dolce, soprattutto nelle mense signorili in periodo di Quaresima.

    Il percorso espositivo presenta una videoproiezione di una performance in cui i membri del collettivo Teste di Idra si accingono ad una abbuffata di gamberi nel contesto di una Ultima Cena contemporanea. Una coreografia di volti, movimenti, posizioni di oggetti e personaggi, dove a parlare sono le mani, quasi fossero dei sottotitoli, e attraverso le quali si riesce ad entrare nel cuore e nella mente di chiunque guardi, smuovendone la coscienza. Una tavola imbandita di gamberi, pane, bicchieri e bottiglie di vino, nessuna posata né piatti e una tovaglia bianca a pieghe, tutto incorniciato da cassoni di rifiuti di colore blu, quasi a richiamare l’atmosfera crepuscolare proveniente dallo sfondo dell’Ultima Cena;

    L’installazione a forma piramidale composta da vaschette di polistirolo di gamberi vuote è illuminata da una luce bianca e intensa. La piramide, posta sull’altare, simboleggia un nuovo oggetto di culto, quasi fosse un tabernacolo che ospita la Santa Eucarestia;

    Un grande collage su pannello con immagini di gamberi selezionate (fotografie di gamberi in offerta, depliant di supermercati e ristoranti “all you can eat”etc.) sito alla parate dell’affresco del crocefisso.

    L’esposizione pone una sottile riflessione sull’aumentata disponibilità di cibo tipica della globalizzazione e del consumismo. Gli alimenti, nei secoli, considerati di “lusso” divengono facilmente reperibili e accessibili su scala globale, la necessità di possedere prende il sopravvento. Il cibo, in questo caso i gamberi, diviene un mezzo di identificazione, una scalata alla piramide sociale ad ogni boccone.

    CARAPACE rigida corazza che avvolge i crostacei.

    CARA / PACE perdita dei riferimenti etici e morali nella società contemporanea, ponendo la moltitudine di gamberi al centro dell’attenzione, quasi divenissero la divinità principale, sostituendo la figura di Cristo.

    Una Pace e una serenità oggigiorno ricercate nei valori immorali del consumismo, dell’ascesa sociale, del materialismo, dell’accumulo. Un’apparente sedazione dai malesseri della vita e una corsa infinita per raggiungere traguardi sempre più grandi rappresentati dalla sazietà dei gamberi e dall’ingordigia di mangiarne uno dietro l’altro in loop. Una nuova “spiritualità” che porta però ad un’eterna insoddisfazione. Una pace che si ricerca attraverso la sazietà dello stomaco piuttosto che dello spirito.

    Tutto si riduce ad una semplice equazione: MANGIARE+MOSTRARE = ESSERE.

    Teste di Idra, 2023.

  • Evento realizzato grazie al contributo di:
    Distretto Culturale del Barro
    Comune di Olginate

    E la partecipazione di:
    Associazione Santa Maria la vite - Giuditta Podestà -

    Grazie al supporto tecnico di:
    Cabagaglio s.p.a.
    Emanuele Conti
    Emilio Cordova Romero

L’Altro Oltre

  • Bri-Up Festival 2023

    Monastero Sconscacrato della Misericordia, Missaglia (LC)

    23 - 24 - 25 Giugno 2023

  • L’Altro Oltre
    Il progetto espositivo presenta negli spazi del Monastero sconsacrato della Misericordia un’articolata riflessione dedicata al ruolo del sacro nella contemporaneità. La mostra “L’altro Oltre”, che coinvolge otto opere degli artisti del collettivo Teste di Idra, invita a ritrovare la propria dimensione sacrale, offrendo nuove prospettive, con l’obiettivo di scardinare il concetto tradizionale di sacro.

    Partecipano: Alessandro Bianchi, Beatrice Valessina, Michele Tizzoni, Martina Foglia, Omar Meijer, Sempo, Diego Invernizzi, Pne.

  • Ringraziamo BriUp Festival per la collaborazione e la realizzazione di questo evento.

Idravere Squistill

  • Studio Limbo, Via Benzi 5, Como

    20 Aprile - 5 Maggio 2023

  • Idravere Squistill
    Installazione composta da una serie di 24 disegni su carta di vario tipo.

    Per la realizzazione di questo lavoro ogni membro del collettivo ha apportato il proprio contributo, creando così un'opera collettiva in cui ogni personalità si fonde con le altre.

    I lavori sono stati realizzati utilizzando un metodo creativo surrealista: il “cadavere eccellente,” (o “cadavere squisito”). Questa pratica prevede la creazione di un’immagine su livelli diversi; ogni artista disegna su un pezzo di foglio piegato, ignorando i contributi degli altri artisti che hanno riempito le parti rimanenti del foglio. Il risultato è un’opera collaborativa; testimonianza della sinergia tra le menti artistiche.

    La serie di disegni presenta una varietà di oggetti come fiori, frutta e oggetti, tutti disposti in modo tale da creare composizioni surreali e affascinanti. 

    Lavoro realizzato in occasione della mostra STILLAIF curata e tenuta da Studio Limbo in via Benzi 5 a Como.

    Foto di Beatrice Valessina

  • Ringraziamo Studio Limbo per la collaborazione e l’ospitalità presso i suoi spazi

Un Luogo dopo l’Altro - Origine Riflessa

  • Chiesa di Santa Margherita di Antiochia - Monte Marenzo (LC)

    Location

    15-16 e 22-23 Ottobre 2022

  • ORIGINE RIFLESSA
    L'acqua è l'elemento principale dell'installazione volta a valorizzare il ciclo di affreschi sulla vita di Santa Margherita. Nell'intervento vi è riferimento all'origine della vita e alla rottura delle acque in quanto la Santa è venerata come patrona delle partorienti. Il riflesso dilata lo spazio, l'acqua colorata di azzurro riporta negli occhi dell'osservatore le tinte originali degli affreschi che il trascorrere del tempo ha modificato.
    Ponendo l'acqua all'interno della Chiesa si intende sottolineare l'aspetto sacrale e invitare il pubblico a una riflessione sulla sua natura vitale.

    UN LUOGO DOPO L'ALTRO
    Manifestazione del Distretto Culturale del Barro, giunta alla seconda edizione, ha come obiettivo la valorizzazione di un luogo identitario del territorio, attraverso l'individuazione di un bene architettonico-naturalistico nei comuni del Distretto Culturale del Barro e la creazione di un intervento artistico site specific.

    DISTRETTO CULTURALE DEL BARRO
    Il Distretto Culturale del Barro è un'associazione costituita dai Comuni di Civate, Galbiate, Garlate, Lecco, Malgrate, Monte Marenzo, Olginate, Valgreghentino, dall'Ente Parco del Monte Barro, dalla Comunità Montana Lario Orientale-Valle S. Martino e dall'associazione Genti in Viaggio. L'obiettivo di questo sodalizio è realizzare progetti in collaborazione con il mondo della Scuola, delle Associazioni, del Terzo Settore, etc, per favorire la formazione, la crescita e la partecipazione dei cittadini, attraverso le attività socio-culturali e artistiche che diventano il motore per una trasformazione sociale responsabile.

  • Evento realizzato da:

    Distretto Culturale del Barro

    In Collaborazione di:

    Comune di Monte Marenzo

    Associazione Culturale Un Paese per Stare Bene

    Parrocchia di Monte Marenzo

    Gruppo Alpini di Monte Marenzo

Sogno causato dal volo d’un Ape…

  • Bri-Up Festival

    Villa Sironi, Oggiono (LC)

    Dal 10 al 12 Giugno 2022

  • Da venerdì 10 a domenica 12 giugno 2022 presso Villa Sironi a Oggiono, nell’ambito del Festival BriUp, verrà inaugurata la mostra “Sogno causato dal volo di un’ape...” a cura del collettivo artistico Teste di Idra. La mostra sarà aperta al pubblico dalle ore 14 alle ore 18 per i tre giorni del Festival.

    In occasione del Festival BriUp, le stanze interne della storica Villa Sironi a Oggiono ospiteranno le opere dei giovani artisti del collettivo Teste di Idra, distribuite all’interno in un percorso di installazioni site-specific. “Sogno causato dal volo di un’ape...” è citazione e contrazione del titolo di un famoso dipinto del surrealista Salvador Dalì ed è proprio la connotazione misteriosa, simbolica e sognante a definire la mostra. Come api in un alveare, i dodici artisti hanno lavorato nelle stanze della villa, occupandosi ognuno di uno spazio e collaborando alla creazione di un percorso di percezioni visive e sensoriali dal carattere onirico.

    Se cerchiamo tramite i principali motori di ricerca online il significato di ‘sognare una casa’ scopriamo chequesta viene indicata come simbolo dell’io, della personalità e della vita interiore dell’individuo. Ogni stanza è proiezione di altri luoghi, di frammenti e di pensieri che definiscono la veglia.

    Il lavoro degli artisti, scevro da ogni volontà di imposizione di significato, intende inserirsi nello spazio come veicolo di percezione ampliata, di riflessione e meraviglia.

  • Evento realizzato in collaborazione con:

    Bri-Up Festival

    Rifugio, Sirtori

    OGVN, Oggiono

    Quasi amici, Barzago

    Vibes, Galbiate

    Besana4Future, Besana B.za

Contaminazione in corso

  • Spazio OTO LAB, Lecco
    7 - 19 Dicembre 2021

  • Il collettivo è stato invitato a riflettere sul concetto di contaminazione per dare forma ad una mostra di arti contemporanee all’interno di un ex insediamento industriale.

    La mostra si presenta come un cantiere aperto, uno spazio occupato da lavori in corso in cui si sovrappongono e convivono idee e visioni diverse che definiscono il percorso espositivo. La contaminazione è la memoria che cambia forma nel presente, è lo sguardo rivolto ai materiali, è lo scambio e l’influenza dell’uno sull’altro, è l’archivio immenso delle immagini digitali che invade la quotidianità.

    In mostra tra trabattelli ed elementi di cemento e ferro che contribuiscono alla lettura del tema proposto, una serie di tele lavorate con tecniche diverse, alcune installazioni di grandi dimensioni, elementi naturali che formano sculture, interventi audio e video e performance.

    Ogni artista ha lavorato in modo libero e autonomo evidenziando, attraverso le proprie specificità, le molteplici declinazioni del concetto di contaminazione.

    Un processo di contatti, di influenze, di collegamenti senza fine, una rete in espansione che genera significati mutevoli e contrastanti o che si unisce in momenti inaspettati.

    È negli occhi del fruitore che la contaminazione prosegue il suo percorso, attraverso le lenti personali di chi osserva e a sua volta apporta un contributo nella definizione del significato.

  • Evento permesso grazie a Gecotec s.r.l. di Bassani Flavio

i Re Nudi 2021 Festival & Montalbano 1971

  • Presso i rioni di:
    Montalbano, San Giovanni, Acquate e Germanedo a Lecco
    18 Settembre 2021

    Le opere sono state poi esposte in mostra presso Spazio OTOLAB in occasione dell’esposizione fotografica Montalbano 1971 di Gianni Rusconi

  • Il festival “Re Nudi”, organizzato dall’associazione culturale C.R.A.M.S., nasce per celebrare la ricorrenza dei 50 anni dal primo festival musicale in Italia, tenutosi a Montalbano, Lecco.

    Gli artisti sono stati invitati a lavorare sulle differenze e analogie tra il 1971 e 2021; rileggendo e ricordando il festival ed, al tempo stesso, attualizzando riflessioni e narrazioni di allora nel mondo contemporaneo.

    Le opere sono state realizzare per accompagnare ogni tappa dell’evento itinerante; per poi essere spostate presso Otolab, dove una personale di Giovanni Rusconi, fotografo che documentò il festival nel 1971, accoglieva le fotografie originali.

  • Evento permesso grazie a i Re Nudi Festival e CRAMS

NOSTOS, Straordinaria manutenzione di Villa Belfiore

  • Villa Belfiore, Lecco
    9 - 10 Ottobre 2020

  • L’idea sulla quale si è fondato il progetto, nato a seguito dell’analisi del materiale relativo all’importante restauro avvenuto nel 2001, è stata quella di immaginare un’interpretazione artistica delle indicazioni formali contenute nel documento della relazione tecnica originale.

    Opere scultoree, pittoriche, grafiche, sonore e installazioni hanno così trovato spazio negli interni della storica Villa e nel giardino.

    Una mostra che ha voluto indagare il tema dell’abitare e del convivere in un momento storico particolare che ci ha visto costretti nelle nostre case, offrendo una nuova “chiave” di lettura offerta ai visitatori per vivere le proprie abitazioni.

    Con il titolo La mostra è stata intitolata “Nostos”, tema antico utilizzato nella letteratura greca per raccontare un epico ritorno a casa via mare e un metaforico superamento di prove e difficoltà.

    La Villa in quanto edificio storico del lecchese fa parte del patrimonio del SIRBeC.

  • Patrocinio del Comune di Lecco